Differenze tra le paste polimeriche
Clara
Esistono oggi sul mercato tantissime paste polimeriche modellabili: SCULPLEY III e PREMO risultano essere le paste più facili da modellare, ma tendono a bruciare se cotte troppo a lungo, KATO è una pasta professionale dura e molto difficile da modellare, ma è quella che cambia meno il suo colore in cottura, CREAL-THERM è una pasta molto compatta e difficile da lavorare, ma estremamente durevole se cotta secondo quanto richiesto nella confezione.
Siccome nessuna pasta è perfetta il consiglio è di fare qualche piccola prova per scegliere la pasta che più si adatta al tuo modo di lavorare e in modo da poterla controllare al meglio.
Per la creazione di gioiellini e ciondoli le paste più diffuse in assoluto sono appunto FIMO (disponibile nel nostro Shop) e CERNIT: c’è chi dice dice che siano praticamente la stessa cosa, ma chi ha provato entrambe queste paste sintetiche avrà sicuramente notato qualche differenza sostanziale:
– Consistenza: il Cernit si presenta più duro e compatto (simile al pongo) rispetto al Fimo (più granuloso)
La durezza potrebbe sembrare uno svantaggio del Cernit, sicuramente lavorarlo in certe condizioni, soprattutto in inverno, può diventare un processo faticoso e lungo, tuttavia, in realtà il vero svantaggio è la morbidezza eccessiva del fimo, perchè, se da un lato lo rende più semplice da lavorare, dall’altro lo rende particolarmente sensibile alle impronte digitali e attira peletti e polvere con più facilità (meglio utilizzare il Fimo Classic piuttosto che il Fimo Soft, specie in estate)
– Finitura: il Cernit ha una finitura più liscia e lucente, simile alla porcellana, il Fimo risulta invece più grezzo e poroso (quindi particolarmente indicato per creare biscotti e simili)
– Gamma di colori: quella del Fimo è di gran lunga superiore e assortita rispetto al Cernit. Il fimo si presenta in tre linee: Classic, Soft e Effect (colori trasparenti, luminescenti, perlati, glitterati e metallici, mescolabili con il fimo soft e classic).
– Pulizia: il fimo sporca molto di più del cernit, probabilmente per via di un’elevata concentrazione di pigmento, che rende impossibile lavorare senza sporcarsi le mani, (fare attenzione a lavarsi le mani quando si cambia colore mentre si lavora). Il Cernit, invece, permette talvolta di maneggiare in tranquillità anche altri colori senza bisogno nemmeno di lavarsi le mani.
– Prezzo: un panetto di cernit da 62 gr e costa meno del fimo che pesa gr 56.
Sicuramente ognuna di queste caratteristiche rende ognuna delle due paste più adatte ad una persona e ad un tipo di lavoro rispetto all’altra. Le variabili in gioco sono molte e anche elementi apparentemente insignificanti, quali la temperatura esterna o quella delle mani possono far variare notevolmente la lavorabilità e la resa del prodotto e vanno, quindi, attentamente calcolate a seconda delle proprie esigenze e del tipo di lavoro che si vuole fare.
In definitiva, vi resta che provare e sperimentare quale di queste paste è quella che più si addice alle vostre creazioni e ai vostri bisogni.
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Buon lavoro e buon divertimento!
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