Cos’è il tricotin?
Valentina
Il Tricotin è uno strumento (nato negli anni ’20) che consente di creare con semplici passaggi dei tubolari, detti anche caterinette, in lana o in cotone.
E’ molto versatile e che si presta a molteplici tipi di creazioni. Questo strumento è vuoto al suo interno e presenta sulla sua estremità dei chiodini o piccoli uncini. E’ di semplicissimo utilizzo, per essere usato ha bisogno solo di un piccolo ago o uncinetto per poter afferrare le maglie e sormontarle. Ne esistono di due tipi: manuale e meccanico, o a manovella.
Il tricotin manuale lo si può trovare in legno ed ha la forma cilindrica, ma ne esistono di tutti i tipi e materiali. A seconda di quanti chiodini presenta il tricotin, la caterinetta cambia la sua fisionomia: se ne ha tre diventerà tonda, con quattro piatta e con cinque o più si ottiene un tubolare di grande dimensione. Il tricotin meccanico è facile da usare come quello manuale, ma molto più veloce e preciso. Dopo aver infatti inserito il filo attorno ai chiodini basta girare la manovella per avere un lungo tubolare in pochissimi minuti. E’ composto da 4 aghi interni che si alzano e si abbassano con il movimento della manovella. Gli aghi hanno degli uncini mobili che permettono al filo di intrecciarsi nei vari movimenti, creando così un tubolare a maglia perfetto ed in pochissimo tempo.
Il tipo di filato da utilizzare è il cotone (o lana) per ferri 2,5 – 3 massimo, meglio se ritorto.
Come avviare il lavoro e realizzare il tubolare?
Se la partenza viene fatta bene si è già a metà dell’opera. Bisogna far entrare il filo nel buco centrale, facendolo passare nell’occhiello laterale, lo si fa scendere un pochino e si fa un piccolo cappio all’estremità uscente alla quale si aggancia un peso (se utilizzate quello automatico è già fornito nella confezione). Facendo girare lentamente la manovella si fa “arpionare” il filo dal primo uncino, si fa saltare il secondo uncino e si fa di nuovo arpionare al terzo, saltando l’ultimo.
Questo è il primo giro, d’ora in poi dovete solo girare la manovella e far arpionare il filo da tutti gli uncini. Ai primi giri conviene seguire bene l’andamento del filo aiutandosi con un ago o un uncinetto e controllare che il peso faccia scendere il lavoro. La manovella inizialmente va girata lentamente, appena il lavoro ha ingranato allora si può velocizzare tutto. Importantissimo controllare che il peso non si appoggi mai per terra o sulle gambe perchè in questo caso il lavoro si interrompe.
Ottenuta la lunghezza desiderata basterà tagliare il filo dalla parte del gomitolo, e continuare a girare finchè il tricotin non “inghiottirà” il capo del filato, facendo uscire, dalla parte inferiore il vostro tubolare. Infine bisogna chiudere in questo modo: si infila l’uncinetto nelle quattro asole e si estrae il filo. Si fa un nodino, ed il lavoro è chiuso.
Mentre lavorate il tubolare, tenete sempre presente che, rispetto al momento in cui stiamo ancora lavorando, una volta tolto il pesetto ed estratto dal tricotin il tubolare, questo si accorcia di circa un terzo della sua lunghezza.
Ecco un esempio di cosa potreste creare con i tubolari ottenuti:
Buon divertimento!
? Hai anche tu una curiosità o un domanda per noi? Scrivi qui la tua domanda per BENEDETTA >>
? Vuoi acquistare i prodotti di cui abbiamo parlato nell’articolo? Li trovi nel nostro shop >>